Commissione del Parlamento UE sul trasporto di animali vivi: esito finale deludente

La relazione finale adottata purtroppo non affronta la maggior parte dei problemi, chiedendo miglioramenti minori piuttosto che sostenere un cambiamento sistemico.

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Dopo un anno e mezzo di lavoro, la speciale Commissione d’inchiesta sulla protezione degli animali durante il trasporto (ANIT) del Parlamento Europeo ha votato una serie di emendamenti e approvato oggi la bozza di relazione conclusiva e le sue raccomandazioni.

La Commissione ANIT ha espresso un indirizzo a favore del miglioramento delle norme attuali, da attuarsi nell’ambito della revisione complessiva della normativa europea sul benessere animale che la Commissione Europea intende completare entro il 2022 e che porterà nel 2023 alla proposta di nuovo regolamento.

Tuttavia, nonostante sia stata riconosciuto che l’attuale regolamento europeo sul trasporto di animali vivi non viene attuato in modo corretto, la formulazione della relazione finale adottata non affronta la maggior parte dei problemi, chiedendo miglioramenti minori piuttosto che sostenere un cambiamento sistemico.

La principale stortura riguarda le esportazioni verso Paesi terzi: la Commissione ANIT riconosce che si tratta di una zona grigia, nella quale sono state registrate numerose violazioni al diritto comunitario, tuttavia non si chiede un divieto definitivo all’esportazione di animali vivi ma ci si limita a suggerire di sostituirlo con un commercio di carne e carcasse solo “quando possibile”.

Nel complesso, dal voto di ieri emergono comunque alcune raccomandazioni parzialmente migliorative:

  • Si chiede di limitare la durata massima dei trasporti verso il macello a otto ore se il trasporto è effettuato via terra e aria, 24 ore se via mare;
  • Si chiede di vietare il trasporto di animali sotto le cinque settimane di vita e di limitarlo al massimo a due ore nelle settimane successive fino allo svezzamento;
  • Si chiede il divieto di trasporto prima del parto.
  • La Commissione ANIT ha poi riconosciuto la mancanza di disposizioni complete specifiche per ciascuna specie e ha chiesto disposizioni ad hoc per garantire il benessere di tutti gli animali trasportati, inclusi pesci, pollame, cavalli, gatti e cani.

Purtroppo non è stata approvata la proposta che prevedeva una durata massima di tutti i trasporti limitata a 8 ore.

Pur ritenendo che il trasporto di animali non svezzati debba essere evitato, gli agnelli non svezzati rimangono sostanzialmente dimenticati dal Comitato, che ha chiesto solo di non consentire il trasporto di vitelli non svezzati di età inferiore a 4 settimane.

Ogni anno più di un miliardo di polli, pecore, capre, cavalli, suini e bovini vengono trasportati vivi all’interno dell’UE e verso paesi terzi. I viaggi possono durare diversi giorni o addirittura settimane, esponendo gli animali a esaurimento, disidratazione, lesioni, malattie e persino la morte.

Autorevoli pareri scientifici evidenziano che il trasporto per lunghe distanze non è idoneo a garantire il benessere animale e chiedono una revisione delle attuali regole per allinearle alle più recenti evidenze scientifiche.

Nel gennaio 2022, il Parlamento europeo voterà le raccomandazioni della Commissione ANIT in plenaria, quindi ci sono ancora margini affinché le raccomandazioni migliorino, mettendo al centro gli interessi degli animali.

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