EFSA: pubblicato il parere scientifico sul benessere dei vitelli in allevamento

Tra le raccomandazioni vivere in gruppi nelle prime settimane di vita, garantire spazio sufficiente per riposare e giocare, una lettiera confortevole e un contatto più prolungato con le madri dopo il parto.
Vitello allevato
Pia/Pixabay
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L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato un parere scientifico riguardante il benessere dei vitelli in allevamento. Tra le raccomandazioni ci sono la stabulazione in piccoli gruppi (attualmente l’articolo 3 della Direttiva 2008/119/CE prevede che i piccoli fino alle 8 settimane possano essere stabulati in recinti individuali), spazio sufficiente per riposare e giocare, una lettiera confortevole e un contatto più prolungato con le madri.

La scienza a supporto della legislazione

La Commissione europea ha chiesto all’EFSA (European Food Safety Authority), l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, di fornire le evidenze scientifiche più recenti sul benessere degli animali allevati. Questa valutazione è basata su documenti precedenti dell’EFSA, sulla letteratura scientifica peer reviewed e non, sui dati provenienti da consultazioni pubbliche e su pareri di esperti. Per essere più chiari, in una rivista scientifica peer reviewed, gli articoli sono sottoposti al giudizio e critica di esperti del settore (i peer, cioè i pari), ciò rende queste pubblicazioni autorevoli e scientificamente solide.
L’EFSA, quindi, fornisce consulenza scientifica a supporto del processo decisionale da parte dei legislatori nell’ambito della revisione della legislazione dell’Unione europea sul benessere degli animali, prevista per ottobre 2023.
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha già pubblicato valutazioni sul benessere dei suini, dei polli da carne e delle galline ovaiole e sul benessere degli animali durante il trasporto. Gli scienziati stanno, inoltre, ultimando le valutazioni sul benessere delle mucche da latte, delle anatre, delle oche e delle quaglie.

Le raccomandazioni dell’EFSA sui vitelli

È definito vitello un giovane bovino che non superi i 6 mesi d’età. Le indicazioni dell’EFSA si applicano ai vitelli allevati sia per il latte che per la carne.
Tra le raccomandazioni troviamo:

  • garantire una buona gestione del colostro (il primo latte) e aumentare la quantità di latte somministrata ai vitelli;
  • fornire fibra a taglio lungo (ad esempio, il fieno) a partire da 2 settimane e aumentarne la quantità gradualmente nel tempo poiché un’elevata assunzione di foraggio grezzo servirà per la ruminazione e per coprire il fabbisogno di ferro;
  • evitare alloggi individuali, tenere gli animali in piccoli gruppi di 2-7 individui di età simile per il corretto sviluppo del comportamento sociale;
  • assegnare ai vitelli spazio sufficiente per poter riposare in una posizione rilassata — almeno 3 metri quadrati per animale — e per giocare (20 metri quadrati);
  • mettere a disposizione una lettiera deformabile su cui riposare;
  • garantire al vitello un più prolungato contatto con la madre, di almeno 1 giorno dopo il parto.

Un’altra questione importante è l’uso di misure animal-based (ABM, animal-based measure) per le valutazioni sul benessere animale. Le misure animal-based sono metodi standardizzati per valutare il benessere degli animali in base alle risposte degli animali stessi. L’EFSA raccomanda di raccogliere un maggior numero di queste misure nei macelli e di integrarle con altri indicatori ricavati dai comportamenti degli animali all’interno degli allevamenti.

L’impatto del parere scientifico dell’EFSA sulla revisione della legislazione europea sul benessere animale

Quale potrà essere l’impatto delle raccomandazioni dell’EFSA appena pubblicate sulla revisione della legislazione europea riguardante il benessere degli animali prevista entro quest’anno? Le indicazioni fornite potrebbero rafforzare la posizione verso il divieto di gabbie negli allevamenti, sostenuto dall’iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age, e migliorare l’alimentazione dei vitelli allevati.
Sul contatto tra mamma e vitello, sebbene l’EFSA abbia garantito un minimo di 24 ore dopo il parto, si auspica che tale periodo di tempo venga man mano aumentato. Questa specifica raccomandazione è un invito a cominciare a incrementare il tempo che madre e cucciolo trascorrono insieme per trasformarla in una pratica comune.

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