La tutela del benessere animale ha visto in Europa una crescente considerazione: gli animali sono oggi riconosciuti come “esseri senzienti” sin dal Trattato di Lisbona (2017) e disposizioni simili sono state incluse nella gran parte degli ordinamenti nazionali.
I principi legislativi sulla protezione degli animali al momento della macellazione dispongono che le pratiche adottate siano volte alla minimizzazione della sofferenza animale, attraverso un adattamento costante alle innovazioni scientifiche e l’imprescindibile ricorso generalizzato allo stordimento preventivo.
La scienza ha dimostrato che il mancato ricorso alle tecniche di stordimento preventive alla macellazione è causa di gravi sofferenze per gli animali, ma tale pratica è tuttora ammessa al fine di consentire alle comunità religiose interessate di conformarsi ai precetti alimentari del proprio culto.
Ad oggi tuttavia esistono soluzioni tecniche in grado di rendere l’animale insensibile al dolore senza che ne venga compromesso lo stato di salute, la cui integrità risulta fondamentale per le comunità religiose.
Nel dicembre 2020 la Corte di giustizia dell’Unione europea si è pronunciata sulla soluzione dello stordimento reversibile adottata in Belgio (Fiandre e Vallonia), ritenendola pienamente compatibile con il rispetto della libertà di religione.
Il ricorso obbligatorio allo stordimento preventivo reversibile si figura quale soluzione di mediazione, utile a preservare la salubrità degli alimenti e in grado di garantire il permanere dello stato di salute per l’animale, nonché un ottimale dissanguamento. Trascorso il necessario lasso di tempo perché il soggetto stordito torni nel pieno della coscienza, il ricorso a detta tecnica non inficia in alcun modo l'integrità della sua salute psicofisica e neppure compromette l’efficacia del dissanguamento, limitandosi a costituire un mezzo temporaneo per renderlo insensibile.
Noi firmatari chiediamo al legislatore italiano di intervenire individuando una soluzione di compromesso tra le esigenze delle comunità religiose interessate alla macellazione rituale e la necessaria considerazione dell’interesse ad una migliore tutela del benessere animale, attraverso l’introduzione di una previsione legislativa che renda obbligatorio il ricorso allo stordimento previo e reversibile (o in alternativa a una tecnica equipollente quale lo stordimento contemporaneo o successivo alla iugulazione), in grado di assicurare una maggiore tutela del benessere animale anche nelle macellazioni rituali.
Conseguentemente, chiediamo di emendare gli atti normativi e regolamentari in materia.
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