Il codice civile considera ancora gli animali come "beni mobili".
La scienza ha dimostrato che gli animali reagiscono agli stimoli esterni, mostrando di provare un ampio ventaglio di sensazioni e di sperimentare stati emotivi simili a quelli degli esseri umani.
Il Trattato di Lisbona ha modificato l’art. 13 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, il quale oggi espressamente prevede che «[…] l’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti […].
Il primo stato europeo a modificare il proprio codice civile al fine di indicare che gli animali non sono semplici beni mobili come gli altri è stato l’Austria, nel lontano 1988, seguito nel 1990 dalla Germania. Successivamente, simili modifiche normative sono state adottate anche la Svizzera (2022), la Francia (2015), il Portogallo (2017), il Lussemburgo (2018) e la Spagna (2021).
L’evoluzione sociale del rapporto con gli animali e la considerazione degli stessi quali membri della famiglia a tutti gli effetti è un dato di tutta evidenza e certamente inconciliabile con l’inquadramento giuridico degli animali quali “cose”, beni mobili. L’8 febbraio 2022 è stata approvata la modifica della nostra Costituzione, con l’inclusione tra i suoi principi fondamentali della tutela degli animali e dell’ambiente. In particolare, è stato aggiunto un comma 3 all’art. 9, ai sensi del quale, la Repubblica “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. Questa importante riforma ha dunque demandato alla legge ordinaria la definizione di una disciplina a tutela degli animali.
COSA CHIEDIAMO?
RIVEDERE
NORME ANTIQUATE
La gran parte della legislazione che riguarda gli animali non è più in linea con la mutata realtà sociale e va adeguata alla sensibilità attuale, come indicato dall’art. 9 della Costituzione.
GLI ANIMALI
NON SONO OGGETTI
Vogliamo che nel codice civile italiano gli animali siano finalmente considerati “esseri senzienti” e non più “beni mobili”. Potrà così essere garantita la loro dignità e si avvierà un cammino per aumentare le loro tutele nel nostro ordinamento.