Circhi con animali: la nostra lettera aperta al ministro Franceschini

Animal Law Italia e GAIA Animali & Ambiente Onlus chiedono di attuare il “graduale superamento dell’uso degli animali” nei circhi.
Andrea Izzotti/ iStockphoto
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Sono passati esattamente tre anni dall’entrata in vigore del nuovo Codice dello Spettacolo a firma Franceschini, che avrebbe dovuto finalmente abolire l’utilizzo degli animali nei circhi, senza che sia accaduto nulla: la politica non è stata in grado di varare i decreti attuativi, nonostante l’attuale ministro sia lo stesso dell’epoca, rendendo in concreto inattuata una legge di civiltà che collocherebbe l’Italia tra i Paesi realmente rispettosi della natura e degli animali.

Per questo motivo, Animal Law Italia e GAIA Animali & Ambiente Onlus hanno inviato oggi una lettera aperta al ministro Franceschini, chiedendo di attuare la legge a suo nome, di per sé già “morbida” nei confronti del mondo circense, garantendo la possibilità del “graduale superamento dell’uso degli animali” nei circhi.

Una proposta di progresso, questa, che giace inspiegabilmente nei cassetti del Ministero e che potrebbe restarvi ancora a lungo, considerato che non è stato ancora avviato in Commissione Cultura al Senato l’esame del DDL depositato dal primo Governo Conte a maggio del 2019 per “riaprire” la delega per l’emanazione dei decreti legislativi di attuazione del Codice dello Spettacolo, scaduta il 27/12/2018.

Tre anni fa avevamo pensato di essere davanti a un momento storico e che la riforma potesse essere completata in breve tempo. Prendiamo atto che così non è stato e dell’assenza di comunicazioni in merito alle modalità con le quali il Mibact pensa di raggiungere l’obiettivo.

Con questa lettera abbiamo anche voluto far presente al ministro che non siamo contro la tradizione circense in sé ma contro l’utilizzo di animali selvatici: una pratica contraria all’etologia di queste specie condannata dalla Federazione dei veterinari Europei e che è stata vietata in sempre più Paesi. L’abolizione dell’utilizzo di animali non pregiudica infatti la prosecuzione degli spettacoli attraverso l’utilizzo di clown, giocolieri, trapezisti e altri artisti.

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