Il Lussemburgo tutela per legge la “dignità animale”

Letizia D'Aronco

Letizia D'Aronco

Dottoressa in Giurisprudenza, da sempre interessata al tema della tutela giuridica degli animali, dell’ambiente e della biodiversità. Collabora con varie associazioni a tutela degli animali e dell’ambiente, locali e nazionali, e redige articoli sulla tematica animali e diritto.

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In Lussemburgo è stata approvata una nuova legge sulla protezione degli animali che oltre a prevedere una serie di norme all’avanguardia, definisce per la prima volta in un testo normativo la “dignità animale”.

«La società è cambiata, la vecchia legge risale al 1983 e da allora l’atteggiamento delle persone nei confronti degli animali è cambiato molto». Queste le parole del Ministro Fernand Etgen sulla nuova legge, che entrerà in vigore in ottobre e alla quale è dedicato un articolo sulla nostra rivista.

Il Ministero ha anche messo a disposizione delle FAQ nelle quali vengono indicate le principali novità, che vi riportiamo anche in basso tradotte in italiano, rinviando alla nostra rivista per una disamina più approfondita del testo di legge.

Questa legge conferisce agli animali maggiori diritti?

Gli animali non saranno più considerati come cose, ma come esseri viventi in grado di provare dolore e sperimentare altre emozioni, come la gioia. Lo scopo di questa legge è garantire la loro dignità, la loro sicurezza ed il loro benessere. Inoltre, gli animali sono protetti meglio, perché le sanzioni divengono più numerose e maggiormente severe. Un’importante specifica, la legge si applica solo ai vertebrati in quanto — a quanto afferma il Ministro — per essi è incontrovertibile che provino emozioni, incluso il dolore, mentre, per quanto riguarda gli invertebrati, è più difficile dimostrare che abbiano la stessa sensibilità dei vertebrati.

Il Lussemburgo si allinea quindi a Francia, Germania e Spagna, Paesi che hanno inserito specifiche norme che riconoscono la natura degli animali come esseri senzienti. Un passo che potrebbe compiere anche l’Italia, se il Parlamento volesse aderire a quanto chiedono importanti studiosi, firmatari della nostra lettera aperta.

Quali sono le innovazioni maggiormente impattanti?

Tra le novità introdotte dalla legge, va detto che il Lussemburgo è il primo Paese dove non è più permesso procedere alla macerazione, ovverosia lo schiacciamento istantaneo dell’intero animale, pratica usuale per abbattere i pulcini fino a 72 ore di vita, ad oggi consentito dal Regolamento (CE) N. 1099/2009 del Consiglio del 24 settembre 2009 relativo alla protezione degli animali durante l’abbattimento. Inoltre l’allevamento di animali da pelliccia, allevati e macellati unicamente a tale scopo, è vietato dalla nuova legge sulla protezione degli animali. Ciò che non è stato possibile cambiare con la nuova legge è il principio della libera circolazione delle merci all’interno dell’UE, secondo cui le pellicce prodotte in uno Stato membro possono anche essere vendute in altri Stati membri.

Visone in un allevamento italiano. Foto di Essere Animali

È ancora ammesso l’utilizzo degli animali nei circhi?

Possono essere presentati al circo solo gli animali domestici, mentre gli animali selvatici non possono più essere adoperati per attività circensi.

Le norme per il trasporto di animali diventano più rigide a causa della nuova legge?

La legge non apporta cambiamenti in questo settore. Esiste un regolamento europeo che fissa la durata massima a 8 ore, ma il Lussemburgo è uno dei paesi che sono permanentemente impegnati a Bruxelles in modo tale che questa durata sia ridotta, anche per motivazioni antropocentriche, in quanto ciò ha un’influenza sulla qualità della carne.

In un quadro nel complesso positivo, la pecca principale è che la legge non riguarda la caccia e la pesca, che nelle FAQ vengono definite “hobby”, precisando che la caccia e la pesca ricreativa sono esonerate dal rispetto delle norme europee sul benessere animale durante la macellazione. Tuttavia, si precisa che altre leggi sottopongono queste attività a una serie di regole; ad esempio, un cacciatore che ferisce un animale che è fuggito in seguito è obbligato a cercare l’animale ferito con cani addestrati per alleviare la sua sofferenza.

Letizia D’Aronco

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