Divieto di tenere i cani alla catena: una svolta per il benessere animale in Piemonte

Siamo felici di aver contribuito a questo risultato insieme a Green Impact e Fondazione Cave Canem, uniti nella coalizione "Freedom for Dogs".
Raquel García / Unsplash

La nuova legge sul benessere animale approvata dal Consiglio regionale del Piemonte introduce un importante passo in avanti nell’ambito della tutela e del benessere animale, mettendo finalmente al bando una pratica fin troppo diffusa, ovvero quella di tenere i cani a catena.

Questa misura riconosce il diritto dei cani a muoversi liberamente e a interagire con l’ambiente circostante e con i loro proprietari, scongiurando tutte quelle problematiche alle quali i cani tenuti a catena vanno incontro: stress, frustrazione, problemi comportamentali, aggressività, depressione.

Le uniche eccezioni al divieto riguardano casi specifici di natura sanitaria, di sicurezza o cinotecnica, dove il ricorso alla catena (che deve comunque rappresentare una soluzione momentanea) può essere necessario per tutelare il cane o le persone. In tutti gli altri casi, i proprietari dovranno garantire ai loro animali domestici la possibilità di muoversi liberamente.

Questa misura si inserisce in un quadro più ampio di tutela del benessere animale, che include anche il riconoscimento della pet therapy, la possibilità di essere tumulati con le ceneri del proprio animale e nuove regole per la detenzione di animali potenzialmente pericolosi.

L’assessore Chiara Caucino ha sottolineato che questa legge «fa chiarezza sugli obblighi, i diritti e i doveri dei possessori di animali d’affezione”, rendendo il Piemonte “una Regione anche a misura di animali». Il divieto di tenere i cani alla catena rappresenta senza dubbio un importante passo avanti in questa direzione e noi di Animal Law Italia siamo felici di aver contribuito a questo piccolo, grande, successo, come parte della coalizione “Freedom for Dogs” insieme a Green Impact e Fondazione Cave Canem.

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