Revisione legislazione UE: il Parlamento europeo critica fortemente l’inazione della Commissione

Durante il dibattito a Strasburgo è stata posta in discussione la legittimità democratica delle stesse Istituzioni europee.
antoine_schibler/Unsplash
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Durante la plenaria del parlamento europeo di oggi è stata discussa l’interrogazione orale presentata dal danese Neils Fuglsang (S&D), che chiede alla Commissione di indicare entro quanto intenda presentare le proposte per far avanzare la legislazione sul benessere animale, come aveva promesso di far durante entro la fine del proprio mandato.

Ben 41 parlamentari europei hanno preso la parola, 30 dei quali hanno esortato la Commissione europea a presentare una tempistica concreta, rispondendo alle richieste di milioni di cittadini dell’UE che si sono espressi attraverso le petizioni “End the Cage Age” e “Fur Free Europe”. Alcuni hanno sottolineato che mentre la Commissione europea continua a ritardare il proprio lavoro, milioni di animali continuano a soffrire in condizioni orribili in tutte le fasi della loro vita, dall’allevamento al trasporto e alla macellazione.

I parlamentari intervenuti hanno criticato la Commissione europea per aver fatto “molto poco” per il benessere degli animali in questa legislatura e hanno posto un problema di legittimità democratica delle stesse Istituzioni europee, per non aver saputo dare risposta agli oltre 3 milioni di cittadini si erano espressi con queste due petizioni.

La Commissione si era infatti impegnata a pubblicare quattro proposte sul benessere degli animali entro la fine del 2023, ma ha fatto marcia indietro pubblicando solo un regolamento sui trasporti poco ambizioso e non proponendo le promesse normative sugli animali allevati, macellazione ed etichettatura. Le proposte avrebbero dovuto prevedere anche l’eliminazione graduale delle gabbie entro il 2027, in risposta all’ICE End the Cage, sostenuta da oltre 1,4 milioni di cittadini.

Nel rispondere all’interrogazione Elisa Ferreira, commissaria per la Coesione e le riforme, ha affermato che il lavoro su questi fascicoli legislativi è “ancora in corso” e la Commissione “sta analizzando la migliore linea d’azione”, senza però prendere alcun impegno sulla tempistica. Quel che è certo è che il mandato di questa Commissione è in scadenza a giugno con le prossime elezioni europee e le proposte sul benessere animale non sono inserite nel piano di lavoro, quindi non verranno presentate nel corso di questa legislatura.

In vista delle elezioni europee, abbiamo lanciato insieme a decine di altre associazioni europee la campagna Vote for Animals, che incoraggia i candidati europarlamentari a impegnarsi a favore degli animali, informando al tempo stesso i cittadini sull’importanza di queste elezioni per il progresso della legislazione sul benessere degli animali. 

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